Guida al White Temple di Chiang Rai: il Wat Rong Khun


SULLA STRADA PER CHIANG RAI

Avendo come base di partenza Chiang Mai, si possono esplorare moltissime aree nel nord della Thailandia, ed ho quindi deciso di esplorare l’area che si estende da Chiang Rai, fino al famoso “Triangolo d’Oro”.


Lungo la strada che da Chiang Mai arriva a Chiang Rai, ci si può soffermare, facendo una piccola deviazione, in un’area nota per la presenza di alcune hot springs, delle sorgenti di acqua calda. Si tratta delle sorgenti di Pha Soet dove l’acqua calda proveniente da sotto terra, esce in superficie a delle temperature altissime che sfiorano i 100 gradi centigradi. Ci sono infatti molti abitanti del posto che approfittano delle alte temperature dell’acqua per cuocervi le uova. Vedo infatti delle signore del posto che tengono le uova in appositi contenitori a rete e le immergono per qualche minuto nelle sorgenti d’acqua per farle bollire e diventare sode. Una volta cotte, sono pronte per essere mangiate.

IL WAT RONG KHUN: THE WHITE TEMPLE

 Il luogo che però rende la provincia di Chiang Rai assolutamente degna di essere visitata, è il Wat Rong Khun, conosciuto anche con il nome di White Temple. Rispetto alla maggior parte dei templi costruiti in Thailandia, il White Temple è piuttosto moderno. Fu infatti costruito dal pittore, successivamente divenuto architetto, Ajarn Chalermchai Kositpipat nel 1997. L’artista aveva in mente di costruire il più bello ed elegante tempio di tutto il mondo, e mostrare a tutti la gloria dell’arte moderna buddhista-thai.
L’elegantissima costruzione dell’edificio, le decorazioni esterne ed interne, sono una costante allegoria del contrasto tra paradiso e inferno, rappresentati secondo le visioni dell’artista. Già osservandolo da lontano, sono rimasta stupita dallo scintillio conferitogli dalla miriade di frammenti di specchi incastonati nella calce bianca. Un po’ come la bellissima Sagrada Familia di Gaudì a Barcellona, anche questo tempio non è ancora terminato del tutto, ma una volta conclusi i lavori sarà costituito da nove edifici uno vicino all’altro. Anche se si stima che i lavori saranno ultimati non prima del 2070, vale davvero la pena visitarlo perché a mio avviso è una delle attrazioni più spettacolari della Thailandia.
 

IL SIMBOLISMO DEL TEMPIO

Ciò che ho più amato di questo splendido tempio, oltre all’aspetto estetico, è il suo simbolismo, molto evidente in alcuni casi e più ricercato e sofisticato in altri. Ogni elemento che costituisce il complesso del tempio ha un significato allegorico, che adesso vi spiego nel dettaglio.
IL PONTE DE “IL CICLO DELLA VITA”

Il ponte de “il ciclo della vita” è un ponte che permette di accedere alla principale struttura del complesso, ossia il tempio bianco stesso. Questo ponte attraversa un piccolo lago dal quale emergono centinaia di braccia tese e mani aperte che simboleggiano il desidero sfrenato. Il ponte sta a significare che la via per la felicità è quella che evita le tentazioni, il desiderio e la brama. Vicino al ponte si trovano due eleganti Kinnaree (figure mezze umane e mezze uccello tipiche della mitologia buddhista). 

 LA PORTA DEL PARADISO
La porta del paradiso: dopo aver oltrepassato il ponte, si arriva alla porta del paradiso, sorvegliata da due giganti creature che rappresentano la Morte e Radhu, colui che decide il destino della morte. 
L’UBOSOT
 L’ubosot è l’edificio principale, il tempio vero e proprio. Esternamente è decorato interamente con calce bianca e frammenti di vetro a specchio. L’edificio incorpora elementi dell’architettura classica Thai, come il tetto a tre strati e l’abbondante utilizzo di sculture dei serpenti mitologici. A differenza della maggior parte dei templi thailandesi, che prediligono l’uso dell’oro, l’artista ha preferito che tutto fosse decorato di bianco. Secondo Ajarn infatti, l’oro è un colore che si addice alle persone malvagie, che sono ossessionate da pensieri cattivi. Il bianco invece è un colore puro, proprio come è pura l’anima di Buddha, che è riuscito a raggiungere il Nirvana fuggendo i desideri terreni. L’intento dell’artista inoltre era quello di trasmettere un senso di pace a tutti i visitatori che vi mettessero piede, indipendentemente dalla loro religione e dal loro paese di provenienza. 

L’INTERNO DEL TEMPIO

LA LOTTA TRA BUDDHA ED IL SUO DEMONE

L’interno del tempio è decorato con affreschi davvero molto insoliti. Varcando la soglia si ha di fronte una statua di Buddha, circondata da dipinti color arancio che raffigurano la sua venuta e gli stadi che lo portarono al raggiungimento del Nirvana. Ci sono inoltre molte rappresentazioni della lotta finale tra Buddha ed il suo demone, prima di ottenere l’illuminazione e la libertà dai pensieri immorali. Il demone usa armi moderne, inventate dall’uomo, come ad esempio le spade, le lance, cannoni e pistole; tutte armi appartenenti ad epoche diverse. L’artista ha volutamente scelto le armi costruite dagli umani come armi del demone, proprio per sottolineare quanto fosse malsana e corrotta la mente umana, ma se seguiamo gli insegnamenti di Buddha, come la costante meditazione, saremo in grado di tenere lontani tutti i pensieri malvagi e raggiungere la pace interiore. 

I BIZZARRI DIPINTI DEL TEMPIO
 Se diamo le spalle alla statua di Buddha, notiamo che la parete dalla quale si accede al tempio è anch’essa ricca di dipinti: un grosso demone minaccioso, ospita dentro le sue pupille i volti di George Bush e di Osama Bin Laden. Nella sua bocca invece, si può intravedere il mondo devastato da esplosioni ed eruzioni vulcaniche, un mondo in rovina insomma, rovina che l’artista simboleggia con l’attacco alle Torri Gemelle. Sono inoltre raffigurati molti “super eroi” ben noti sia in Occidente che in Oriente, come Neo del film Matrix, Superman, Michael Jackson, Kung Fu Panda, Doraemon, Hello Kitty, Terminator, Harry Potter e così via.  

IL SIGNIFICATO DEGLI AFFRESCHI

Secondo quanto affermato da Ajarn: “il nostro mondo è stato distrutto da coloro che hanno voluto arricchirsi costruendo le armi che uccidono, rovinando così tutto quanto (…) Le persone pacifiche non vogliono vedere che vengano uccisi i musulmani o che crollino le Torri Gemelle di New York. Voglio mostrare che gli occhi umani, quale organo molto importante, servono per guardarci l’un l’altro con uno sguardo gentile e pacifico, non pieno d’odio che possa portare alla guerra. Avevo rappresentato al tempo Bush e Bin Laden perché speravo che potessero guardare insieme un mondo felice e pieno di pace.”

“Ho dipinto eroi come Superman per far capire alle persone che purtroppo non esistono eroi nel nostro mondo. La gente ha bisogno di eroi perché la nostra moralità si sta sgretolando, giorno dopo giorno. Ma gli eroi purtroppo non esistono, tant’è vero che nessun super eroe dei film è venuto in nostro soccorso quando sono accaduti eventi catastrofici…”

“Il mondo diventa sempre più malato, non soltanto per l’inquinamento ambientale, ma anche per colpa delle persone alle quali manca un senso morale. Ho deciso di raffigurare il male all’entrata del tempio, raffigurandolo come un grosso demone con la bocca aperta, sperando che le persone, una volta uscite, avessero la sensazione di essersi lasciati il male alle spalle, il demone alle spalle. E spero che possano andare avanti e raggiungere così il livello più alto di illuminazione”.

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