Ricordi di un viaggio in Libano

VIAGGIO IN LIBANO – BEIRUT E DINTORNI

Qualche giorno fa ho conosciuto una coppia che è venuta in vacanza nelle Cinque Terre. Erano libanesi ed i discorsi sulla loro terra mi hanno fatto tornare in mente dei ricordi meravigliosi dei miei viaggi in Medio Oriente.
Mi capitò la possibilità di andare in Libano, mentre mi trovavo in Siria, e ho avuto modo di visitare posti bellissimi che mai mi sarei aspettata di vedere.
Il Libano è un Paese stupendo che ha davvero molto da offrire: oltre alla meravigliosa Beirut, capitale multiculturale del Paese, in Libano ci sono tantissimi siti archeologici straordinari, ci sono le meravigliose grotte di Jeita, parchi e riserve naturali, luoghi sacri,  ed in più la cucina libanese è a dir poco squisita.

In questo post voglio parlarvi del mio breve viaggio in Libano, di come tutto è cominciato e dei luoghi che ho visitato. Buona lettura!

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IL MIO VIAGGIO IN LIBANO

L’INIZIO DEL VIAGGIO

Come accadde per il mio primo viaggio in Giordania, anche per il mio piccolo tour del Libano mi trovavo in Siria quando decisi di partire. Tra un’esame e l’altro avevo qualche giorno libero, e mi balenò nella testa l’idea di approfittarne per andare a visitare il Libano. Raggiungere la capitale Beiurt partendo da Damasco era molto semplice: bastava prendere un taxi dalla stazione di Mezzeh West e in 2 o 3 ore eri a Beirut. La cosa ancora più interessante era che la corsa in taxi di sola andata costava 300 Syrian Pound, che con il tasso di cambio di allora equivalevano a circa 7 euro.

Iniziai a pianificare un itinerario molto semplice perché non avevo tanto tempo a disposizione, e convinsi la mia coinquilina a partecipare in questa avventura.

BEIRUT, LA PRIMA TAPPA

Si dice che Beirut sia rinata sette volte dalle proprie ceneri, e questo la rende una sorta di città/fenice in grado di rinnovarsi e reinventarsi con il passare dei secoli.
Appena arrivata in città rimasi subito sorpresa. Era una città diversa da quelle che avevo visto fino ad allora in Siria e in Giordania. Aveva un aria più occidentale, ma non mancavano le bellissime moschee ed i profumi di spezie nell’aria.

Beirut era un connubio perfetto tra passato e presente, lusso e ricostruzione dove coesistono realtà completamente opposte che si fondono armoniosamente in uno splendido ambiente multiculturale.

Passeggiando sul lungomare “la Corniche” mi sentii quasi a casa. Forse fu merito del mare. D’altra parte era da tanto che non lo vedevo e per una come me, nata e cresciuta in Liguria con lo sguardo verso l’orizzonte, stare troppo tempo senza vedere il mare è dura.

Percorrendo la Corniche fino in fondo, si raggiunge un luogo che attira tantissimi visitatori: Pigeons’ Rock conosciuti anche come Rock of Raouché. Si tratta di due gigantesche conformazioni rocciose che fuoriescono dal mare. Si possono ammirare dall’alto aspettando il tramonto, oppure partecipando ad mini tour in barca che consente di vederli da vicino!

Un’altra cosa che adorai di Beirut fu la moschea di Mohammad al-Amin! Era davvero bellissima! I suoi tetti avevano una colorazione molto particolare, erano turchesi. All’interno i suoi soffitti decorati con un tripudio di colori, creavano un effetto quasi ipnotico.

Beirut era ed è conosciuta anche per la sua vita notturna: al tramonto i locali si riempiono ed inizia la movida. Se chiudo gli occhi sento ancora le canzoni di Pitbull che che provengono dalla discoteca all’ultimo piano del palazzo di fronte al nostro ostello.
Ma come sapete quando viaggio non amo particolarmente andare a ballare o fare tardi la sera, perché al mattino mi alzo prestissimo!

LE GROTTE DI JEITA

Avendo Beirut come base di partenza, decidemmo di fare un’escursione giornaliera alle celebri Grotte di Jeita. Si tratta di due gigantesche grotte calcaree situate a circa 18km a nord di Beirut.
Seguendo le indicazioni sulla guida della Lonely Planet decidemmo di prendere un taxi fino a Nahr al-Kalb e proseguire a piedi. Sulla guida c’era infatti scritto ” se siete in forma potete anche proseguire a piedi” e noi ci sentivamo in forma. Peccato che la strada sembrava non voler finire mai!

Gli sforzi furono però ricompensati quando raggiungemmo l’ingresso delle Grotte di Jeita. Non stupisce infatti che siano arrivate come finaliste alle selezioni delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo Naturale.  Le grotte sono attraversate da un fiume sotterraneo e l’azione dell’acqua ha creato meravigliose conformazioni denominate cattedrali. Qui si trovano stalattiti e stalagmiti enormi, tra le più grandi del mondo!

BAALBEK

Come anticipavo in precedenza, il Libano custodisce alcuni siti archeologici davvero straordinari.
Uno di questi è Baalbek.
Si tratta di un sito Patrimonio dell’Unesco che si trova a un paio d’ore in auto da Beirut, per cui è facilmente raggiungibile nel giro di un’escursione giornaliera.

A Baalbek si trovano alcuni templi Romani risalenti al II e al III secolo a.C conservati molto bene. I più straordinari sono quello di Giove, e quello di Bacco.

Ricordo ancora lo stupore che provai appena entrata nel sito, in fin dei conti sapevo davvero poco di questo Paese ed è stata una meravigliosa scoperta.

LA MISTERIOSA PIRAMIDE DI HERMEL

Sbirciando tra le pagine della mia fedele guida Lonely Planet, ricordo di essere stata incuriosita da una fotografia. L’immagine aveva come soggetto una strana costruzione, dalla sommità piramidale, costruita in una zona completamente deserta. Ricordo che pensai “mi piacerebbe un sacco andarci”.

Si tratta della Piramide di Hermel, un monumento singolare avvolto da un’aurea misteriosa.
Quando ero a Beirut, poco prima di fare ritorno in Siria, chiesi ad un tassista di portarci a vedere questa strana piramide, ma l’uomo non ne aveva mai sentito parlare.
Gli feci quindi vedere la mappa e gli chiesi di accompagnarci nel punto indicato, e lui accettò.

Data la sua somiglianza con alcune costruzioni dell’epoca dei seleucidi che si trovano a Palmira in Siria, alcuni studiosi credono sia di quel periodo. Altri invece ritengono sia di epoca Assira. L’assenza di iscrizioni, mette in difficoltà gli studiosi quindi ancora oggi, lo scopo di questo strano monumento resta ancora un mistero.

 

Sono stata davvero felice di questo mio breve, ma intenso viaggio in Libano, ho avuto modo di vedere luoghi unici e straordinari, di scoprire posti di cui non avevo mai sentito parlare e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla bellezza di questo Paese.
Mi piacerebbe poterci tornare un giorno, magari partire da Beirut, e andare verso nord a Byblos o a Tripoli, oppure visitare il sito archeologico di Tiro antico insediamento fenicio.

 

 

 

1 commento to “ Ricordi di un viaggio in Libano”

  1. Tiziana Tassara dice:Rispondi

    Complimenti per ciò che scrivi e per come scrivi; i tuoi racconti appassionano,coinvolgono e ci fanno sognare.

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