Visitare Portovenere: la perla della Liguria

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Portovenere è un piccolo comune della provincia spezzina che, insieme alle isole Palmaria, Tino, Tinetto e alle Cinque Terre, fa parte dei patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO. Se state pianificando una vacanza in Liguria dovete assolutamente visitare Portovenere perché è uno dei borghi più belli di questa regione.

In questo articolo voglio parlarvi di questo incantevole paesino, qui troverete consigli utili per visitare Portovenere, qualche curiosità e cosa fare in questa zona.

La mia giornata a Portovenere

Come sapete sono ligure ed ho la fortuna di abitare in questa meravigliosa regione italiana. Per questo motivo è estremamente semplice per me poter raggiungere luoghi che, come Portovenere, sono conosciuti in tutto il mondo per la loro straordinaria bellezza.
Così appena ho un po’ di tempo a disposizione, ne approfitto per fare “la turista in casa”, scattare foto in giro, passeggiare per i centri storici e meravigliarmi ogni volta davanti a panorami straordinari, come fosse la prima volta.

Ho deciso così di trascorrere una giornata a Portovenere insieme al mio ragazzo, e questa volta abbiamo scelto di portare con noi anche Cuba/Gianni, il nostro bull terrier.
Investendo i panni dei veri turisti, abbiamo raggiunto i principali luoghi d’interesse, come la Chiesa di San Pietro e la Grotta di Byron. Abbiamo fatto una piacevole passeggiata nel centro storico fino a raggiungere il mio posto preferito: un punto panoramico straordinario dal quale ammirare la caratteristica chiesetta in pietra.

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Qui sotto potete trovare alcune informazioni utili per visitare Portovenere, la sua storia, i luoghi da non perdere, come raggiungerla e le attività che si possono fare nei dintorni.

Storia di Portovenere

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Le origini di Portovenere (o Porto Venere) sono molto antiche.
Secondo alcune fonti pare che ci fosse già un piccolo nucleo abitativo nel 177 a.C. quando vi arrivarono i Romani.
L’origine del nome invece deriva da un antico tempio pagano dedicato alla divinità Venere Ericina che sorgeva sulla punta estrema del promontorio, proprio dove ora si trova la pittoresca Chiesa di San Pietro.

Con l’avvento del cristianesimo le isole di Tino e Tinetto, di fronte a Portovenere, diventarono importanti luoghi monastici. Qui infatti ancora oggi sono visibili i resti di edifici religiosi, i più antichi risalgono al X secolo.
Le isole vennero poi abbandonate quando i monaci si trasferirono al Monastero delle Grazie (piccola frazione poco prima di Portovenere).

Portovenere divenne inseguito un’importante centro e base navale bizantina. Nel 1139 diventò parte della Repubblica di Genova e nel corso dei secoli successivi vennero edificate la Chiesa di San Pietro, la Batteria di San Francesco, il Forte Sant’Angelo e la Torre Scola (nei pressi dell’isola di Palmaria.

Portovenere nel corso dell’800 e ‘900 è stata meta molto apprezzata dai villeggianti e dai personaggi illustri del tempo. Molti artisti,scrittori e poeti sceglievano questa località per trovare la propria ispirazione: uno di questi fu Lord George Gordon Byron.

Visitare Portovenere: Cosa vedere a Portovenere

IL PORTICCIOLO

Il porticciolo è caratterizzato dalle particolari abitazioni color pastello che si affacciano sul lungomare. Qui attraccano i battelli ed i gozzi, le tipiche imbarcazioni in legno dei pescatori locali. In questa zona si trovano negozi di souvenir e prodotti tipici, bar, gelaterie e ristoranti, dove fermarsi per pranzo o per cena. Percorrendo il lungomare arriverete alla scalinata che conduce alla Chiesa di San Pietro

CHIESA DI SAN PIETRO

Si tratta della celebre chiesa edificata in un luogo molto pittoresco: arroccata sull’estremità della scogliera che caratterizza il paesaggio di Portovenere.
Risale al VI secolo, ma fu consacrata intorno al 1200. Il campanile, il tipico rivestimento a strisce bianche e nere e la romantica loggia con i tre archi che incorniciano la costa, furono costruite proprio in questo periodo.
Salendo le scale si può raggiungere una terrazza dalla quale ammirare le bellezze della costa.

GROTTA DI BYRON

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All’inizio della scalinata che conduce alla Chiesa di San Pietro, sulla destra troverete un’apertura tra le pareti in pietra. Una scala vi condurrà a degli scogli suggestivi dove amano fermarsi i gabbiani. Questa è la “Grotta di Byron” così chiamata perché è qui che il celebre poeta amava nuotare.

CHIESA DI SAN LORENZO

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La strada che conduce al castello passa per la Chiesa di San Lorenzo la cui facciata è in stile romanico. Ha subito diversi danni a causa dei colpi di cannone e la sua facciata come il campanile sono stati ricostruiti più volte.
Al suo interno è presente un piccolo quadro raffigurante la Madonna Bianca, il cui culto è molto sentito nel piccolo borgo. Secondo la tradizione infatti un paesano di Portovenere chiese una grazia alla Madonna quando nel 1400 scoppiò la peste nel borgo. L’uomo vide il quadro illuminarsi e da lì a poco la pestilenza cessò.

CASTELLO DORIA

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Il Castello Doria si trova in posizione estremamente panoramica e raggiungerlo a piedi vi permetterà di ammirare degli scorci meravigliosi sulla costa e sul borgo. Fu costruito dai Genovesi tra il XII ed il XV secolo i quali lo sfruttarono come fortificazione difensiva. Era infatti, vista la sua posizione, un ottimo punto di osservazione per il traffico marittimo. Nel 1500 divenne invece una prigione, mentre oggi è sede di alcune mostre ed è aperto al pubblico dalle ore 11.

MULINI A VENTO

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A metà del percorso che collega la Chiesa di San Lorenzo con il Castello Doria, si trovano i resti di alcune strutture cilindriche. Queste un tempo erano mulini a vento, utilizzati in un secondo momento come torri di avvistamento. Fermatevi un attimo ad ammirare il panorama, da qui godrete di una vista davvero stupenda.

LE TRE ISOLE

Del territorio di Portovenere fanno parte anche 3 piccole isole che si trovano proprio di fronte al paese. La prima è l’isola di Palmaria, spesso scelta come meta balneare dato che è dotata di spiagge che a Portovenere mancano. L’isola del Tino è caratterizzata dalla presenza dei resti di alcuni antichi monasteri. Oggi è invece una zona militare e gli unici giorni in cui è aperta al pubblico sono il 13 settembre e la domenica successiva. Tinetto è la più piccola delle tre isole, non presenta vegetazione ma ci sono i ruderi di un antichissimo monastero: qui infatti si recavano gli eremiti.
Le isole si possono visitare con un tour panoramico in barca partendo dal porto di Portovenere. Durante questo tour noterete anche una struttura in pietra di forma quadrangolare: si tratta della Torre Scola, costruita dai Genovesi a scopo difensivo.

Visitare Portovenere: Come arrivare a Portovenere – raggiungere Portovenere

Raggiungere Portovenere non è semplice anzi, è piuttosto complicato. Non c’è una stazione ferroviaria ed i posteggi sono pochissimi e tutti a pagamento. Se avete intenzione di visitare Portovenere ecco come potete raggiungerla.


IN AUTO
Uscite dall’autostrada al casello di La Spezia e proseguite sulla Statale 370 in direzione Cinque Terre – Portovenere. Il centro del paese è chiuso al traffico ed i parcheggi sono tutti a pagamento, compresi quelli degli hotel.


IN AUTOBUS
Da La Spezia partono gli autobus per Portovenere. I biglietti si possono acquistare in tutte le tabaccherie oppure in stazione (La Spezia Centrale), si possono acquistare anche a bordo ma con un supplemento. La linea di autobus è la 11/P che passa lungo la zona costiera. Le corse sono frequenti, ogni 15 minuti circa ed il percorso, molto tortuoso, dura circa 30 minuti.

IN BATTELLO
A mio avviso è il modo migliore per raggiungere Portovenere, è indubbiamente più caro rispetto agli altri, ma vi risparmierete la lunga ricerca di un posteggio o un viaggio snervante in autobus. Potete raggiungere Riomaggiore in treno e da lì prendere il battello, oppure partire da Levanto e approfittarne per visitare anche le Cinque Terre. Altri porti di partenza sono Lerici e La Spezia. Il servizio è in genere attivo fino al 1 novembre.

A PIEDI
Da Riomaggiore parte un sentiero che conduce fino al Portovenere che di sicuro adoreranno gli amanti del trekking. Il percorso dura circa 4 ore non è particolarmente difficoltoso e regala panoramici davvero unici!

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