Una giornata all’ESA: visitare l’Agenzia Spaziale Europea

Ho avuto la possibilità di fare un’esperienza davvero insolita, ossia quella di visitare l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Trascorrere una giornata all’ESA è stato davvero emozionante e non vedevo l’ora di parlarvene!

Chi mi segue su Instagram, forse era già a conoscenza del fatto che mio cugino lavorasse lì. Gabriele è infatti un ingegnere aerospaziale che si occupa di ricerca e sviluppo. È stato lui ad accompagnarmi in questo tour e mi ha fatto conoscere da vicino questo mondo incredibile.

Una giornata all’ESA

Una giornata all'ESA - ingresso dell'ESA di Darmstadt in Germania

Che cos’è l’ESA?

ESA è l’acronimo di European Space Agency, ossia Agenzia Spaziale Europea. Fondata nel 1975, dell’ESA fanno parte 22 stati europei e tra questi c’è anche l’Italia che è uno dei maggiori contribuenti.
Il suo quartier generale si trova a Parigi, ma ci sono centri in tutta Europa che svolgono attività diverse:

  • ESTEC in Olanda, è il centro europeo per la ricerca e tecnologia spaziale in Europa.
  • ESOC a Darmstadt, in Germania, è il centro europeo per le operazioni spaziali. Si occupa del controllo dei satelliti in orbita, ed è il centro che ho visitato.
  • ESRIN, il centro europeo per l’osservazione della Terra, si trova in Italia, a Frascati.
  • ESAC, il centro europeo per l’astronomia spaziale si trova invece in Spagna vicino a Madrid.
  • EAC, è il centro europeo per gli astronauti, dove questi ultimi vengono formati e preparati per le missioni nello spazio. Si trova a Colonia, in Germania.
  • ECSAT si trova nel Regno Unito ed è il centro europeo per le applicazioni spaziali e le telecomunicazioni.
  • REDU è la stazione che offre funzionalità di localizzazione e supporta i test in orbita dei satelliti per telecomunicazioni. È situata in Belgio.
  • GUIANA SPACE CENTRE, è la base di lancio dell’ESA e si trova nella Guyana francese.

In sostanza quindi l’ESA non solo costruisce e lancia nello spazio razzi e satelliti, ma addestra astronauti, controlla la Terra, esplora lo spazio e cerca di trovare una risposta ai grandi interrogativi scientifici sull’Universo.

Primo impatto: la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale – Una giornata all’ESA

Una giornata all'Esa - la ISS

L’ESOc è strutturato come un campus con diversi edifici, collegati sia esternamente che internamente, dove si svolgono le differenti attività.
La primissima cosa che ho visto all’interno dell’ESOc è stata la riproduzione in scala della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.

Sospesa all’ingresso dell’edificio che conduce alla sala stampa e al gift shop, la ISS sembra fluttuare nell’aria.
Ho salito le scale insieme a Gabriele, che mi ha spiegato i dettagli della Stazione Spaziale Internazionale.
Le sue dimensioni reali sono quelle di un grosso campo da calcio ed è la stazione spaziale più grande mai costruita fino ad ora. E’ talmente grande che a volte è addirittura visibile ad occhio nudo. Esiste un’applicazione che vi permette di tracciarne gli spostamenti, nel caso in cui voleste provare a vederla o a fotografarla:

I vari moduli che costituiscono la ISS sono stati realizzati da stati differenti. La ISS è infatti un progetto congiunto di cinque agenzia spaziali: ESA, NASA, RKA (Russia), JAXA (Giappone) e CSA-ASC (Canada).
La ISS si trova in un orbita bassa, ad un massimo di 410 km di distanza dalla Terra. Questo perché il suo scopo principale è proprio quello di osservare la Terra. Gli astronauti che vi risiedono oltre a studiare il nostro pianeta, compiono esperimenti scientifici in condizioni di microgravità.

Le missioni dell’ESA

Sicuramente ciò che più mi ha entusiasmata della visita all’ESOc è stato scoprire e comprendere le varie missioni dell’ESA.
L’ESA ha in orbita molti satelliti (alcune missioni sono già terminate ed altre in programma) con funzioni differenti.
Ci sono satelliti che hanno la funzione di osservare la Terra, connettere i dispositivi utilizzati nella vita quotidiana e fornire un sistema di geo-localizzazione. Altri satelliti invece compiono missioni di esplorazione spaziale. Ci sono poi quelli che hanno la funzione proteggere il nostro pianeta da eventuali minacce come gli asteroidi.

SOLAR ORBITER

Una giornata all'ESA -  solar orbiter

La missione più recente dell’ESA è Solar Orbiter. Una missione mai effettuata prima d’ora, un’esplorazione estrema.
Il 10 febbraio 2020 è stato eseguito il lancio di Solar Orbiter frutto di un progetto di collaborazione tra ESA e NASA.
Il satellite studierà il Sole da vicino, fornendoci le prime immagini dei poli solari e dandoci informazioni preziose sull’eliosfera. Analizzerà il vento solare e le eruzioni solari.
Per raggiungere l’orbita di destinazione, Solar Orbiter impiegherà circa quattro anni.

ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO

una giornata allesa - Rosetta

L’esplorazione del Sistema Solare è incentrata sulla comprensione delle relazioni che ci sono tra la Terra e gli altri pianeti. Tra le missioni più importanti abbiamo:

  • Rosetta è sicuramente una delle missioni delle quali ESA va più fiera in assoluto. Rosetta è un satellite che ha trascorso 10 anni nello spazio per raggiungere l’orbita della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
    Finalmente nell’agosto 2014, Rosetta ha raggiunto l’orbita della cometa ed ha iniziato una sua osservazione molto ravvicinata. Il lander Philae ha raggiunto il suolo della cometa qualche mese dopo. Questi studi hanno permesso di comprendere meglio l’origine del nostro Sistema Solare e quelle del nostro pianeta. Sulla superficie della cometa sono state infatti trovate le molecole base per la formazione della vita: azoto, ossigeno, idrogeno e carbonio. Questo conferma la teoria secondo la quale la vita sulla terra potrebbe essere arrivata dal cielo.
  • Gaia ha la funzione di studiare le stelle con lo scopo di creare la più precisa mappatura in 3D della Via Lattea.
  • Mars Express orbitando intorno a Marte ne studia l’atmosfera la struttura, la geologia e la composizione.
  • Venus Express studia il pianeta Venere.
  • Bapicolombo la prima missione Europea per Mercurio. Il satellite attualmente in viaggio verso l’orbita del pianeta, ne studierà la sua misteriosa atmosfera e superficie per comprendere le sue origini.
  • Integral osserva corpi celesti attraverso raggi gamma, raggi x e luce visibile. Ci fornisce quindi informazioni su buchi neri, supernove e stelle di neutroni.
  • xmm-newton ha lo scopo di risolvere i più grandi misteri dell’universo, da ciò che accade dentro e intorno ai buchi neri alla formazione delle prime galassie.

OSSERVAZIONE DELLA TERRA

una giornata all'esa - Sentinel 2

L’osservazione della Terra è una funzione estremamente importante svolta dall’ESA. L’Agenzia Spaziale Europea si è dedicata a questo tipo di attività dal lancio del suo primo satellite per una missione meteorologica nel 1977.
Le missioni di osservazione della Terra sono importanti perché ci forniscono dati preziosi sia sul nostro pianeta che sui cambiamenti climatici.

  • CryoSat-2 sta monitorando i cambiamenti precisi nello spessore preciso delle calotte polari e del ghiaccio marino galleggiante. Questo permette di comprendere la relazione che c’è tra il cambiamento climatico ed i ghiacciai e la percentuale con cui il ghiaccio potrebbe diminuire.
  • Swarm, un gruppo di tre satelliti sta misurando il campo magnetico terrestre ed i suoi mutamenti. Rileva inoltre le correnti elettriche all’interno e all’esterno del nostro pianeta che generano forze complesse in grado di influenzare la nostra vita quotidiana.
  • Sentinel, un gruppo di sette satelliti che monitorano l’ambientale terrestre. Sentinel-2 nello specifico, introduce un metodo molto innovativo: fotografa l’ambiente con un sistema multi-spettrale estremamente accurato. La missione fornisce principalmente informazioni per le pratiche agricole e forestali e per aiutare a gestire la sicurezza alimentare.

MISSIONI FUTURE

Il lavoro dell’ESA è in costante sviluppo e sono in programma molte missioni alle quali tecnici e ingegneri stanno lavorando.
Tra queste vale sicuramente la pena spendere due parole per EXO MARS.
Il programma EXO MARS comprende due missioni: la prima – Trace GAs Orbiter – lanciata nel 2016, mentre la seconda è in previsione per luglio 2020. La seconda missione comprende una piattaforma di atterraggio ed un rover che atterrerà su Marte. Il rover, dotato di un piccolo “trapano” preleverà campioni dal suolo che verranno analizzati per rispondere alla domanda. “c’è mai stata vita su Marte?”.

Trascorrere una giornata all’ESA è stato davvero affascinante. Ho apprezzato molto poter vedere da vicino il lavoro svolto da chi opera in un settore così incredibile. È come aver vissuto un brevissimo viaggio nello spazio, una vera e propria ciliegina sulla torta alla mia rapida visita in Germania!

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