Intervista a Gabriele De Canio, ingegnere aerospaziale dell’ESA

A Darmstadt in Germania è presente il Centro Europeo per le Operazioni spaziali (ESOC), che si occupa di “operare” i satelliti dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea.
Riuscire a visitare questo centro è stata senza dubbio un’esperienza incredibile. Ciò che ha reso il tutto ancora più speciale è stato il fatto di avere un ingegnere aerospaziale dell’ESA come guida personale: Gabriele De Canio.

Gabriele è riuscito a spiegarmi in modo estremamente semplice un mondo (o meglio, universo) che a me risultava davvero complicato, proprio perché non sono assolutamente esperta nel settore. Durante il tour all’ESA/ESOC mi ha fatto conoscere da vicino i vari dipartimenti, illustrandomi le mansioni e le attività svolte in ciascuno di essi. Ho avuto la possibilità di vedere i satelliti utilizzati nelle missioni ESA e comprenderne la loro importante funzione. Il tutto mi ha permesso di conoscere meglio un ambito estremamente affascinante.

Ho chiesto poi a Gabriele di rispondere a qualche domanda che sicuramente risulterà interessante ai lettori di Free Soul On The Road.
Ecco a voi la mia intervista a Gabriele De Canio, ingegnere aerospaziale dell’ESA.

Intervista a Gabriele De Canio, ingegnere aerospaziale dell’ESA

Ciao Gabriele, di cosa ti occupi nello specifico?

Intervista a Gabriele De Canio ESA

“Sono un ingegnere di ricerca e sviluppo. Nello specifico, attraverso l’intelligenza artificiale, creo soluzioni innovative che garantiscano una maggiore autonomia alle missioni spaziali.”

Come mi ha spiegato Gabriele, molti satelliti devono essere operati manualmente dagli ingegneri. Sono infatti moltissime le operazioni da automatizzare, sia durante il viaggio che una volta raggiunta l’orbita di destinazione.
Questi vanno dalle osservazioni spaziali ai pericoli derivanti dall’urto con detriti spaziali (space junk).
Lui quindi sviluppa una sorta di “pilota automatico” per i satelliti, in modo tale che, tra le altre cose, possano essere autonomi nel riconoscere, schivare ed eventualmente gestire simili evenienze.

Qual è il sogno di un ingegnere aerospaziale?

Intervista a Gabriele De Canio ESA

” Il sogno di un ingegnere aerospaziale varia molto da persona a persona. Alcuni sicuramente vorrebbero vedere, nel corso della propria vita, le prove dell’esistenza di forme di vita alternative alla nostra.
Personalmente, il mio desiderio è quello di vedere l’uomo su Marte e contribuire alla realizzazione di questo progetto”.

Esplorazione spaziale: quali risultati vorresti che portasse in futuro?

Sistema Solare

“L’esplorazione spaziale in passato, è stata dettata da motivazioni di stampo politico, in particolare le tensioni USA-URSS.
Negli anni lo spazio è diventato molto più accessibile e piano piano, non solo grosse Agenzie, ma anche aziende private possono sognare di esplorarlo. Questo grazie alla riduzione significativa dei costi per portare i satelliti in orbita ed operarli. Basti pensare ad esempio a SpaceX di Elon Musk o Blue Origin di Jeff Bezos, lo stesso di Amazon.”

“Per quanto mi riguarda, vorrei che nel futuro l’esplorazione spaziale portasse all’esplorazione prima robotica e poi umana del nostro intero sistema solare.”

Parliamo di viaggi: sarà possibile viaggiare nello spazio?

“Attualmente ci sono alcune aziende private che hanno già permesso o permetteranno a persone facoltose di viaggiare nello spazio.
Oltre a Space Adventures, che ha già portato sulla stazione spaziale internazionale (ISS) i primi turisti spaziali utilizzando la capsula russa Soyuz, altre aziende Come Virgin Galactic e Blue Origin stanno lavorando per sviluppare sistemi per il turismo spaziale.”

Virgin Galactic, di Jeff Bezos, offre ai facoltosi turisti spaziali la possibilità di raggiungere un’altitudine tale da poter vedere la Terra dallo spazio. Questo è possibile sfruttando un aereo particolare, da cui parte il razzo che permette di raggiungere l’altitudine utile per poter contemplare il nostro Pianeta.”

Blue Origin propone invece di utilizzare un sistema completamente diverso rispetto a quello utilizzato da Virgin Galactic. Si dovrà utilizzare un razzo, alla cui estremità è connessa una navicella che verra sganciata e che tornerà sulla terra in un momento successivo. Approccio identico alla russa Soyuz.”

“Il turismo spaziale esiste già ed è destinato a crescere. In centinaia si sono già prenotati per un viaggio con Virgin Galactic e Blue Origin. La domanda è: quanto sarà sostenibile il business model? Solo il tempo potrà darci questa risposta. Bisognerà infatti vedere se lo sviluppo tecnologico, che già sta portando alla riutilizzazione del lanciatore, ridurrà a sufficienza i prezzi dei biglietti, così da permettere a sempre più persone di vivere un’esperienza simile. Attualmente i prezzi dei biglietti si aggirano intorno ai 250.000 USD a persona.”

Infine, la domanda che tutti ci poniamo: c’è vita nello spazio?

“Questa è sicuramente una delle domande che più affascina l’uomo e che ci si pone da centinaia di anni.
Sicuramente con gli sviluppi tecnologici che ci sono stati, ci stiamo avvicinando sempre di più a trovare una risposta in maniera definitiva.
Da un punto di vista probabilistico, considerando la dimensione dell’Universo, quella del pianeta Terra e la dimensione dell’uomo, è altamente probabile che ci siano altre forme di vita.”

“Ne consegue quindi un ulteriore interrogativo: quale forma possano avere le presunte forme di vita. Potrebbero essere semplici molecole elementari, oppure dei batteri, piuttosto che vere e proprie civiltà come la nostra.
Su quest’ultima possibilità sono piuttosto scettico.
In ogni caso, direi che statisticamente è probabile che ci siano forme di vita oltre alla nostra”.

Sicuramente tutti gli argomenti di cui abbiamo parlato sono estremamente affascinanti. Il mio preferito ovviamente riguarda la possibilità di fare i viaggi nello spazio. Chissà se un giorno riusciremo ad andarci?
Ciò che mi ha suscitato l’esperienza all’ESA è sicuramente la voglia di far conoscere questo mondo. Sarebbe bello che le generazioni future venissero ispirate dal lavoro di queste persone così speciali. C’è chi dedica la propria vita alla ricerca ed alla scoperta, compiendo azioni straordinarie, restando per assurdo con i piedi per terra, e mantenendo un’umiltà esemplare.

Ringrazio ancora Gabriele De Canio per aver risposto a queste domande ed ESA per avermi permesso di visitare questo mondo così straordinario.

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