Haveli di Mandawa – un insolito pomeriggio indiano

haveli di mandawa, mandawa india. Pareti decorate con colori accesi tipici degli haveli

Oggi torno ancora una volta a parlarvi dell’India, un paese che mi ha letteralmente stregata. Questa volta vi porto a Mandawa una tranquilla località nella regione dello Shekhawati famosa per i suoi splendidi Haveli.

COSA SONO GLI HAVELI

haveli di mandawa, affresco con elefante

La tranquilla cittadina di Mandawa si trova in quella che era la via delle rotte carovaniere tra Vicino ed Estremo Oriente. In questa zona, nella regione dello Shekhawati, passavano quindi molte carovane di mercanti.
Le famiglie dedite al commercio che si trovavano in quest’area si arricchirono grazie a questa posizione strategica ed iniziarono a costruire o abbellire dei sontuosi palazzi. Gli haveli quindi erano le case dei ricchi mercanti. Dovevano essere abbastanza grandi per poter ospitare tutta la famiglia, che spesso era molto numerosa ed erano caratterizzati da un ampio cortile interno.
Oltre al cortile, spesso abbellito con fontane e piante, gli haveli sono contraddistinti da meravigliose decorazioni. Le pareti esterne ed interne sono infatti decorate con affreschi variopinti raffiguranti divinità, motivi floreali e scene della vita quotidiana.

IN GIRO PER GLI HAVELI DI MANDAWA

haveli di mandawa, ingresso con decorazioni azzurre

La sensazione che ho avuto appena arrivata a Mandawa è stata quella di tranquillità. Non ha nulla a che vedere con il folle caos di Nuova Delhi, e questa atmosfera un po’ decadente è molto affascinante.
Passeggiando per le strade della cittadina, si percepisce subito che abbia avuto momenti migliori, un passato glorioso che oggi però è soltanto un ricordo lontano.
Ma allo stesso tempo riesce qualche modo conservare il suo fascino. 
Questi imponenti palazzi semi vuoti arricchiti da bellissimi affreschi sono qualcosa di unico e meraviglioso. Alcuni sono talmente straordinari e ben conservati che la città è da molti definita “una galleria d’arte a cielo aperto”.

Mi soffermo ad osservare queste bellissime decorazioni sugli haveli di Mandawa. Ci sono elefanti, maharaja e sovrani inglesi. Divinità induiste come Ganesh, messe a protezione delle abitazioni. Gli affreschi più affascinanti sono quelli che rappresentano momenti storici importanti: sono infatti raffigurate le prime automobili ed i treni a vapore. Tutto questo sembra quasi un bel libro di storia per bambini, di quelli che ti raccontano la storia di un paese con delle bellissime immagini. Passeggiando per le strade di Mandawa e guardando le pareti degli haveli si può ripercorrere la storia di questa città, leggendola negli affreschi ed è davvero straordinario.

GLI HAVELI DI MANDAWA IN COMPAGNIA

haveli di mandawa, interno

Un ragazzino del posto si avvicina timidamente parlandomi in inglese. Mi chiede di potermi accompagnare in giro per la città, perché vuole che conosca da vicino gli haveli. Per lui , come per molte persone del posto è bello poter far conoscere la propria città agli “occidentali”, è quasi un onore. Inoltre è un occasione per conoscere gente nuova, scambiando qualche parola in inglese per perfezionarlo e apprendere parole nuove in altre lingue. Durante il mio viaggio in India infatti, sono rimasta sorpresa da quante lingue parlino i ragazzini! E tutti mi hanno spiegato di averle imparate parlando con i turisti come me.

Durante questa visita guidata scopro che molte haveli sono vendita perchè non c’è più molto turismo da queste parti in realtà.  
Alcune famiglie locali sono pagate dai proprietari degli haveli per custodirli ed evitare che si rovinino. Alcune di queste case museo infatti sono abitate e molte famiglie chiedono all’ingresso una “mancia per la manutenzione dell’haveli”…o forse per il disturbo. 
Altre invece sono state trasformate in hotel, un tempo di lusso che hanno ospitato anche attori famosi. Un tempo Mandawa era il principale set cinematografico di Bollywood, ma sembra che anche il cinema l’abbia abbandonata insieme ai mercanti.

Il ragazzino che mi accompagna per la città incontra dei suoi amici e tutti insieme decidono di farmi vedere anche le vie del mercato della città. Passo così dal quartiere induista a quello musulmano, e tutti per strada ci salutano. Il nostro tour termina in un tempio hindu, dove entro insieme a loro dopo essermi tolta le scarpe.  C’è una piccola fontana ed un anziano signore che brucia l’incenso.

I ragazzini mi spiegano che questa piccola fontanella è dedicata ad una divinità che porta fortuna e successo, e mi invitano a recitare con loro alcune parole, quasi come una formula magica. 

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