La Piana delle Giare

Durante il mio viaggio in Laos ho avuto la possibilità di visitare un luogo davvero affascinante: la Piana delle Giare.
Si tratta di un’area molto estesa che comprende zone pianeggianti ed altre collinari, dove si trovano circa un centinaio di siti archeologici.
Qui giacciono migliaia di gigantesche e antichissime giare, la cui origine è in parte ancora avvolta dal mistero.

La Piana delle Giare è stata dichiarata nel 2019 patrimonio dell’Unesco, ma ancora oggi non tutti i siti sono accessibili. Questo perché l’area è ancora disseminata da residui bellici inesplosi. Sono poche le zone bonificate e fortunatamente sono riuscita a visitarne alcune.

Buona lettura 🙂

In viaggio verso la Piana delle Giare

in viaggio verso Phonsavan

Devo confessarvi che sebbene avessi in mente di raggiungere questo luogo già prima di partire per il Laos, non ero sicura di riuscire ad arrivarci.
Sapevo che il punto di partenza migliore per visitare quest’area fosse la cittadina di Phonsavan. Purtroppo però non avevo trovato informazioni sufficienti su come raggiungerla. O meglio, non ero sicura che da Luang Prabang ci fossero mezzi pubblici che portassero a Phonsavan.
Così mi sono detta: “A Luang Prabang lo scoprirai”. Fortunatamente nel centro storico di Luang Prabang alcune agenzie locali organizzavano trasferimenti in minibus proprio per Phonsavan, così ne prenotai uno.

Consigli: molto spesso Phonsavan è indicata con il nome di Xieng Khuang. Le principali città del Laos hanno collegamenti in bus per Phonsavan. Il viaggio in bus da Luang Prabang a Phonsavan dura circa 8 ore e costa sui 150000 kip (15 euro). Se soffrite il mal d’auto portatevi qualche medicinale… e vi faccio tanti auguri!
Esiste anche la possibilità di andarci in aereo, ma è molto più costoso.

Probabilmente dovrei scrivere un post solo per parlarvi di questo viaggio che è stato a dir poco assurdo. Io e la mia amica eravamo stipate in questo mini van (tipico del sud est asiatico) circondate da persone che vomitavano in sacchetti di plastica ad ogni curva. Niente aria condizionata, finestrini chiusi, più di trenta gradi. Vi lascio immaginare la fragranza che c’era su quel mezzo di trasporto. Fortunatamente il paesaggio attraversato era davvero meraviglioso e quindi mi rifugiavo nei miei pensieri guardando fuori dal finestrino per distrarmi. Dopo 8 interminabili ore finalmente raggiungo Phonsavan.

Phonsavan

A differenza di Vientiane, Vang Vieng e Luang Prabang, Phonsavan sembra un luogo dimenticato dai turisti. Per quando il Laos sia una meta “poco turistica”, Phonsavan lo è ancora meno. Le strutture ricettive sono poche: ci sono soprattutto guesthouse e qualche albergo fatiscente. Anche i luoghi dove mangiare sono pochi: o il mercato serale (dove potete assaggiare spiedini di “sottocoda di pollo” -i culetti di pollo o bocconi del prete -, zampe di gallina alla griglia e balut egg) oppure un paio di ristoranti locali lungo la via principale.

La Piana delle Giare

piana delle giare - sito 3

Come vi ho anticipato, l’area che comprende la Piana delle Giare è ancora piena di vecchi ordigni bellici inesplosi, come mine anti uomo, quindi è davvero pericoloso pensare di girarla in autonomia. Per questo motivo consiglio a tutti di fare come ho fatto io e prenotare una guida. Tutte le guesthouse o gli hotel organizzano tour guidati del sito (oppure conoscono qualcuno che lo faccia).

Di tutti i siti soltanto alcuni sono ritenuti sicuri da visitare e sono stati bonificati: noi abbiamo visitato i più interessanti. La guida ha deciso di partire dal sito numero 3, poi il 2 ed infine il sito numero 1, quello più esteso. Ogni sito è pieno di queste giare gigantesche e antichissime ed i quesiti sono molti: chi le ha costruite? A che cosa servivano? Perché si trovano qui?

LEGGENDE LOCALI

io nella piana delle giare

Ci sono alcune leggende locali che provano a spiegare la storia della Piana delle Giare e del perché questi grossi contenitori si trovino qui.
La leggenda più diffusa narra che nel corso del V o VI secolo, il re Khun Jueang sconfisse l’oppressore di Xieng Khouang (l’odierna Phonsavan) di nome Chao Ankha. Per celebrare questa vittoria il popolo costruì enormi giare di pietra riempiendole con il vino di riso. Si racconta che i festeggiamenti per questa vittoria, andarono avanti per settimane, secondo altri invece durarono addirittura dei mesi. Sempre secondo questa leggenda le giare furono costruite utilizzando un misto di sabbia e zucchero e pelli di vacca per poi essere cotte in un forno particolare e gigantesco: la grotta del Sito 1.

Alcuni sostengono invece che le giare stesse fossero dei recipienti utilizzati dai giganti per bere, quando questi abitavano in questa zona. Gli abitanti di alcuni villaggi limitrofi sostengono invece che di notte dei fantasmi si aggirino tra le giare.

LA RISPOSTA DEGLI ARCHEOLOGI

piana delle giare sito 1

Il primo studio scientifico nella Piana delle Giare fu condotto nel 1930 dalla geologa e archeologa amatoriale Madeleine Colani. Colani condusse diversi studi: dapprima studiò il contenuto delle giare ed esaminò il terreno circostante ogni vaso. Trovò alcune perline di vetro, frammenti di terracotta e resti di ossa umane. Esaminò inoltre una grotta dove trovò prove archeologiche che sostenevano le sue ipotesi: forse le giare avevano una funzione funeraria e al loro interno venivano custodite le ceneri dei defunti.
Colani trasse quindi la conclusione che i siti della Piana delle Giare non fossero altro che aree di sepoltura risalenti all’età del ferro.

Nel corso degli anni ’90 vennero condotti altri studi e gli archeologi concordano sul fatto che le giare siano grosse urne utilizzate nei rituali di sepoltura.

PASSEGGIANDO TRA LE ANTICHE GIARE

Il paesaggio che circonda i siti della Piana delle Giare è quello tipico della campagna laotiana. Campi coltivati si alternano a vasti pascoli dove le mucche riposano al sole. In certi punti la valle assume una forma ondulata con dolci pendii lungo i quali si trovano alberi bassi e piccoli arbusti.
Gli uomini che lavorano queste terre sono però in costante pericolo: potrebbero imbattersi in ogni momento in un ordigno inesploso.

paesaggio nei dintorni di Phonsavan

Non tutti i siti che si possono visitare sono delimitati da recinzioni, quindi bisogna fare attenzione ai segnali scritti sul terreno. Ci sono infatti alcune pietre con dei segni bianchi e rossi: l’area che è all’interno di questi segni è sicura. Quindi mi raccomando, non uscite dai sentieri e fate attenzione alla segnaletica locale.

io e la mia amica gio nella piana delle giare sito 1

Durante la mia visita ho potuto ammirare giare di ogni dimensione, da quelle più piccole a quelle davvero enormi. Alcune avevano il coperchio, altre invece erano parzialmente distrutte. Sicuramente è stata un’esperienza molto interessante che vi consiglio di fare durante il vostro viaggio in Laos!

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